Nel 1524 l’Europa intera è percorsa da tensioni religiose fra luterani e cristiani fedeli alla Chiesa di Roma. L’arte partecipa al dibattito e offre versioni, visioni, insegnamenti che indirizzino verso una presunta verità di fede. In quell’anno la confraternita della Misericordia Maggiore di Bergamo chiede a uno dei principali artisti del tempo, il veneziano Lorenzo Lotto (1480-1557), di concepire i cartoni per la decorazione intarsiata del coro della chiesa di Santa Maria Maggiore; lo scopo è fornire ai fedeli una rassicurante ”enciclopedia” simbolica che organizzi il sapere religioso in una coerente costruzione spirituale. Ne scaturisce uno dei capolavori del pittore, un percorso visivo tra ermetismo, cabala e filosofia neoplatonica, un cammino iniziatico che conduce attraverso una selva di allegorie dall’oscurità alla luce, dall’ignoranza al Sole divino della conoscenza.
Saggista e critico d’arte, scrive per Art e Dossier e per Doppiozero. Dirige il museo temporaneo BACO (Base Arte Contemporanea Odierna) di Bergamo. Ha pubblicato monografie sulle opere di Lorenzo Lotto, Holbein il Giovane, Luca Signorelli, Filippino Lippi, Palma il Vecchio, Giovanni Cariani, Andrea Previtali. I libri più recenti sono tre letture iconologiche: Sotto il segno di Diana. Tiziano, Palma il Vecchio e i misteri della Grande Dea (Lubrina Editore, 2015); Magismo del gesto. I segni delle corna nell’arte(Moretti & Vitali, 2016); In principio sarà il Sole. Il coro simbolico di Lorenzo Lotto (Giunti Editore, 2016).